sabato 11 giugno 2016

“Il Purgatorio: Dante, s’o famo ‘n selfie” e “Fiabolandia” (classi 2C e 1B Istituto Comprensivo di Lariano, Scuola Media Achille Campanile)





Articolo di Claudio Caponera su “Velletri oggi”


Cast spettacolo “Fiabolandia”: Ludovica Arata, Mattia Barletta, Gabriele Bastianelli, Leonardo Cafarotti, Dylan Calenne, Lorenzo Canò, Matteo Capri, Michele Chiominto, Elisa De Massimo, Greta Ferrazza, Federica Ludovisi, Alessia Macovei, Nicole Manciocchi, Riccardo Mastrella, Luciano Monteleone, Pietro Quattrocchi, Maria Camilla Sacco, Leonardo Sancamillo, Simone Sasso, Veronica Soare, Marco Sperati.
Cast spettacolo “Il Purgatorio: Dante, s’o famo ‘n selfie”: Beatrice Abbafati, gaia Bartoli, Remigio Bartoli, Giulia Biagi, Valentina Biondi, Lorenzo Borrello, Anastasia Carosi, Sara Cetrancolo, Francesco Chirico, Gaia Ciafardini, Maikol Ciriaci, Giulia D’Oria, Michele Fazio, Aurora Fedeli, Gaia Gamboni, Diletta Massimi, Marco Nanni, Alessandro Neri, Andrea Protani, Emiliano Ranieri, Stella Scivaro, Federico Tubani.

"(...) La classe IIC ha proposto per la fine dell'anno uno spettacolo divertentissimo, come ormai ci ha abituato la professoressa Ilaria Antoniani che al classico mescola l'attualità e, questa volta, anche il progresso, sentite infatti il titolo: "Il Purgatorio - Dante, s'o famo 'n selfie?", ovviamente si ride ma i ragazzi hanno avuto così occasione di imparare bene anche Dante. L'altra performance, sempre dell'instancabile Antoniani, che ricordiamo lavora nel tempo <<normale>>, è "Fiabolandia" per la IB, rivisitazione scanzonata delle fiabe con personaggi classici letti in chiave moderna. Sembrano, prendendo le giuste distanze dal sommo, personaggi in cerca di favola. Inutile dire che gli alunni si sono divertiti a impersonare fate, streghe, principi ecc. e così si sono anche divertiti i genitori a vedere i propri figli in questi panni (...)"
«Il teatro è un’isola galleggiante, un’isola di libertà. Derisoria, perché è un granello di sabbia nel vortice della storia e non cambia il mondo. Sacra, perché cambia noi». (Eugenio Barba)